Margot Project, nell’ambito di iniziative rivolte al tema della sicurezza, è affiliata a Prometheus, l’associazione che unisce tutti i sindacati di polizia dell’Umbria. Margot contribuisce alla formazione e alla preparazione di eventi culturali rivolti alle forze dell’ordine.

Il 9 febbraio 2015 è stato firmato a Terni, alla presenza del sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, il patto per Terni città sicura, a cui ha dato il suo contributo anche l’associazione Prometheus.

Questo il contributo di Prometheus alla firma del patto Terni città sicura.

 E’ innegabile che i reati contro il patrimonio, anche in città piccole
come Terni e Perugia, destano un grande allarme sociale, essendo , come
già abbiamo avuto modo di dire, molto più simili a reati contro la
persona, la sua intimità e la famiglia, che contro il patrimonio, andando
contro il diritto alla sicurezza , che caratterizza la vita di tutte le comunità
.
Purtroppo la criminalità sul nostro territorio si sta strutturando e
organizzando, migrazione predatorie, pendolarismo criminale, diffusione
di una varietà sempre più diversificata di sostanze stupefacenti. Come già
detto, verso questi reati ci dovrebbe essere una uniformità di pene in tutta
Europa, cosa che dovrebbe scoraggiare questo pendolarismo o
perlomeno, la commissione di questi reati nel nostro territorio.
Partendo dal presupposto che questi tipi di reati interessano tutto il
territorio nazionale, ma che nelle città più piccole è sicuramente più
sentito e subito, è indispensabile lavorare in maniera integrata non solo
tra forze dell’ordine ma anche tra queste i cittadini e le altre istituzioni.
Con grande senso del realismo, pensiamo, di dover ammettere che
andiamo verso un profondo cambiamento del concetto di “controllo del
territorio”, non dobbiamo illudere nessuno, promettendo più pattuglie e
uomini. Il controllo del territorio, oggi, significa sinergie di forze e
ricchezza di informazioni provenienti dal territorio (denunce, esposti,
segnalazioni ecc) accesso a tutte le banche dati, quali ad esempio elenchi
passeggeri voli e quant’altro utile allo scopo. Non credo personalmente
che la risposta siano le ronde fatte da cittadini, che metterebbero a
repentaglio solo la loro incolumità, ma penso che un maggior controllo
sociale, cioè riuscire a notare e segnalare tutto quello che, anche se non
riguarda direttamente noi, potrebbe essere utile alle Forze dell’Ordine,
come targhe,, persone o atteggiamenti sospetti, che potrebbero essere
considerati non usuali.

Bene gli strumenti di difesa come le telecamere, magari da non considerare solo come strumenti passivi, cioè per ricercare gli autori di un reato o di un delitto già compiuto ma come strumento attivo, cioè prevedere la possibilità che qualcuno le guardi in tempo reale e, magari, riesca a prevenire la commissione di reati, con l’obiettivo dichiarato di arrivare prima possibile alla creazione di un’unica sala Operativa che raccolga informazioni e pianifichi gli interventi delle Forze dell’Ordine nel territorio.
Naturale che in questo contesto sarebbe importante anche il confronto e la formazione integrata delle forze dell’ordine.
E’ in questa ottica che accogliamo con soddisfazione la firma del patto “Terni sicura” , come inizio di questo processo di integrazione (probabilmente da implementare e perfezionare) che ci piace ricordare, vede sempre la Forze dell’Ordine come responsabili e in grado di fare una sintesi tra tutti gli attori che operano nel delicato settore della sicurezza.
Apprezzabile e da sottolineare il gesto di fornire le Forze dell’Ordine di autovetture che altri non usano più, sperando che sia solo l’inizio di un processo di osmosi e collaborazione che con il tempo possa perfezionarsi fono a diventare un “sistema di sicurezza partecipato”, in grado di dare risposte adeguate e soddisfacenti al bisogno socialmente diffuso di sicurezza.