“La più grande azione di massa contro la violenza su donne e bambine” dal 2013

8 marzo h 17.00, Quasar Village >> ONE BILLION RISING is back! <<
Presa in considerazione l’urgenza degli appelli lanciati e del lavoro svolto e da svolgere per rendere visibile la sordità, disabilità invisibile, e per portare attenzione alla condizione delle donne disabili che subiscono violenza, ed inoltre ascoltando la richiesta di molte persone, il coordinamento One Billion Rising Perugia quest’anno decide di raddoppiare l’evento offrendo alla città una nuova occasione per partecipare, a centinaia come ogni 14 febbraio, per chiedere GIUSTIZIA, assunzione di RESPONSABILITA’ da parte dello Stato e delle persone, una RIVOLUZIONE delle coscienze, l’IMPEGNO per una CULTURA che contrasti la cultura della violenza.
Tutto questo, come ogni volta, attraverso la CREATIVITA’ e la DANZA.

Per info in tempo reale – gruppo
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Quest’anno l’appello planetario per amplificare le voci delle donne emarginate

Per questo, da Corso Vannucci a Perugia, insieme alla tradizionale coreografia sulle note di “Break the Chain”, si è lanciata in Italia e nel Mondo la proposta di una nuova versione, che integra con la danza la traduzione del testo in Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.).
Rendendo visibile una disabilità invisibile come la sordità, si vuole sottolineare la fondamentale importanza dell’accessibilità alle informazioni e ai servizi, per garantire una reale tutela alle donne disabili che subiscono violenza.
L’iniziativa di Perugia, molto apprezzata dal coordinamento nazionale e dall’organizzazione centrale di OBR, è riportata nel comunicato internazionale, ha ricevuto l’attenzione della stampa, ed è stata diffusa in modo che anche altre città possano adottarla.

Inoltre OBR Perugia ha fatto proprio l’appello delle associazioni che vogliono dar voce alla ragazza che nella nostra città, alla vigilia di Natale del 2011, subì violenze brutali da un uomo che, trovato ancora con il sangue della ragazza addosso e immediatamente arrestato, restò in carcere 20 giorni e, da allora, è libero. Ad oggi c’è il rischio concreto che il processo, che ha subito rallentamenti, cada in prescrizione. È inaccettabile che una donna sopravvissuta, che ha avuto il coraggio di denunciare e che continua ad essere segnata dalla violenza, non ottenga giustizia. È invece necessario dimostrare che non è inutile affidarsi allo Stato, e che si può arrivare ad una sentenza certa.

Che cos’è One Billion Rising

One Billion Rising (OBR) è “la più grande azione di massa concepita nella storia umana per porre fine alla violenza sulle donne”.
Campagna globale lanciata dalla popolare scrittrice e attivista statunitense Eve Ensler, dal 2013 unisce milioni di persone in tutto il mondo per danzare nelle piazze di oltre 200 paesi contro la violenza di genere e per sollevarsi in un gesto simbolico che catalizzi azioni concrete, per incidere sul contesto culturale, sociale, economico.

One Billion Rising a Perugia

Dalla prima edizione 2013, a Perugia, una rete di associazioni e di persone si è formata riconoscendosi intorno a comuni obiettivi e ha dato vita ad un movimento permanente, a relazioni e collaborazioni che si rivelano preziose nel diffondere sul territorio una cultura di contrasto alla violenza di genere.
Da allora, il 14 febbraio di ogni anno, centinaia di persone che si sono incontrate sui social network e in alcune scuole di danza aperte a tutti per le prove, si riuniscono in Corso Vannucci per danzare gli stessi passi sulle note di “Break the Chain” – “inno ufficiale” della campagna – e proporre temi da mettere in evidenza attraverso letture e performance.

OBR Perugia continua a sostenere la necessità di leggere il fenomeno della violenza sulle donne come discriminazioni di genere, declinate come violazioni dei diritti umani. Forme di violenza fisica e psicologica che annientano l’identità privata e pubblica della donna e costituiscono il principale ostacolo all’autodeterminazione individuale e sociale ed al godimento dei diritti fondamentali della persona.
Si rende ancora necessario rivendicare l’assoluta autonomia della donna, la necessità dell’effettivo funzionamento dei servizi di prevenzione e assistenza come i Consultori, il diritto all’autodeterminazione del proprio corpo, il sostegno ai Centri Antiviolenza, le pari opportunità tra i generi, quindi parità di accesso al lavoro, trattamento salariale, accesso alla carriera…