Alla testa del corteo il padre di Raffaella Presta, uccisa dal marito Francesco Rosi, proprio nel giornata internazionale contro la violenza di genere, insieme al sindaco Andrea Romizi, all’assessore alle Politiche sociali Edi Cicchi e al legale della famiglia Presta, Marco Brusco. Intorno tutte le rappresentanti delle associazioni perugine che si occupano di violenza di genere. Una fiaccolata per non dimenticare Raffaella Presta, Ilaria Abbate e tutte le donne vittime di femminicidio, che si è svolta su inziativa del Comune di Perugia e del Cav il 10 dicembre 2015 nel cuore della città ma, soprattutto, nel cuore delle persone che vi hanno partecipato. E’ stato proprio il padre di Raffaella a dare forza alle persone che gli stringevano la mano, che volevano in qualche modo, dimostrare l’affetto verso una famiglia così colpita nella propria intimità. “Noi andiamo avanti, noi siamo pescatori – ha detto il padre di Raffaella – gettiamo le reti sperando una buona pesca. Gli altri usano le armi della violenza, noi abbiamo dalla nostra l’amore”. Un uomo fortissimo e dignitoso, una manifestazione semplice ma intensa, conclusasi con l’abbraccio simbolico fra il padre della vittima e il sindaco Romizi a significare che tutta la città sta dalla loro parte. Infine, con le persone che si sono unite a cerchio, è stata fatta salire in cielo una lanterna per non dimenticare le altre e non dimenticare Raffaella.