Un mese e mezzo fa abbiamo devoluto le offerte ricavate dal concerto in sala dei Notari da altre attività benefiche, come i mercatini di Natale, a una donna vittima di violenza sotto forma di prestito d’onore, una sorta di microcredito per ricominciare una seconda vita.

Oggi la signora ci ha restitituito la prima tranche del prestito, rispettando le scadenze di restituzione che avevamo deciso insieme. La signora ha perfettamente capito lo spirito del Prestito d’onore: quei soldi serviranno ad aiutare un’altra donna. La signora ha cominciato a riprendere in mano la sua vita, si è sentita responsabile e sostenuta e sta andando avanti, insieme a suoi figli. Il vero successo di questa iniziativa a cui abbiamo tenuto così tanto e che, con fatica e impegno, Libertas Margot sta portando avanti.

La somma, 1.700 euro, era stata consegnata alla signora, originaria del Nord Africa, che aveva denunciato il marito violento che, per l’ennesima volta l’aveva picchiata. La signora, madre di quattro figli, si era rivolta in questura per denunciare il marito, dimostrando determinazione nel voler interrompere il rapporto durante il quale, più volte, aveva dovuto subire comportamenti violenti, presentando anche le denunce già effettuate e i certificati medici precedenti. Inoltre aveva accettato di entrare al Centro antiviolenza di Perugia e di non fare più rientro a casa. Il Centro l’aveva accolta insieme alla figlia più piccola ma, per regolamento, non poteva accogliere gli altri figli che erano grandi, uno dei quali maggiorenne. Così,  separati dal nucleo familiare, venivano ospitati, attraverso l’appoggio dei servizi sociali, in ostelli.

La signora, dunque, per ricongiungere il nucleo familiare, in un momento così difficile e traumatico, aveva scelto di uscire dal centro antiviolenza e aveva trovato una casa in affitto. Si era rivolta all’associazione Libertas Margot per ottenere un prestito d’onore per far fronte alle prime necessità di questa nuova situazione di vita: il pagamento dell’affitto della casa, degli allacci delle bollette, dell’acquisto di beni di prima necessità che erano rimasti nella casa di famiglia, dato che la signora era scappata con i figli e si trovava senza niente, fino a quando il giudice non ha stabilito l’allontanamento del marito dalla casa di famiglia.

La signora ha presentato, oltre alla denuncia, anche il contratto d’affitto e le ricevute delle spese sostenute e si è impegnata a restituire la somma ottenuta in prestito con una rateizzazione concordata a tasso zero,  consapevole che quel denaro che lei dovrà restituire andrà nuovamente a costituire un piccolo salvadanaio, un’ancora di salvezza per un’altra donna che si troverà nelle sue condizioni.

“La signora aveva le condizioni previste dal regolamento che abbiamo stilato per il prestito d’onore – spiega Emanuele Florindi, legale dell’associazione Libertas Margot – aveva denunciato il marito, aveva un progetto per ricominciare con la sua famiglia e ha anche un lavoro con cui potrà far fronte alla restituzione della somma”.

“Ci rendiamo conto che questo nostro progetto è una goccia nel mare delle difficoltà che tante donne vittime di violenza stanno affrontando – spiega Massimo Pici, segretario dell’associazione Libertas Margot – ma credo che con a concessione di questo prestito abbiamo dato un esempio di quante strade si possono prendere per stare concretamente al fianco delle vittime di violenza di genere, facendo anche rete con le associazioni e i servizi sul territorio. Il fatto che la signora ha ricominciato a restituirlo ci riempie di gioia e ci indica che questa è una delle tante strade he portano al cambiamento”.

Rinngraziamo chi ha avuto fiducia e ci ha sosteuto in questo progetto: Perugia Solidale, Creattività, Iacact No profit, il Concervatorio di Musica, il Coro Città di Bastia e Coro Aurora, l’università degli Studi di Perugia, le aziende Int.Geo.Mod, Care, Tree srl, La strada dei vini del cantico che hanno contributo a farci arrivare fino qui nel nostro cammino di tutela e sostegno delle vittime di violenza di genere.