“Cosa possiamo fare per Margot? Possiamo fare qualcosa con le mani?”

E’ cominciato così, uno scampolo di tempo rubato, Francesca e Vanna sedute a un bar del centro, d’estate. Un occhio all’orologio, il cuore e il cervello che vanno a ritmo sostenuto. Tra un discorso e l’altro le parole che prendono tante direzioni, per la voglia di raccontarsi quello che è successo dall’ultimo incontro, le donne conosciute, i passi avanti e, purtroppo, le situazioni che restano difficili.

“Facciamo dei fiori. Abbiamo fatto delle rose rosse per un’altra associazione”

“I fiori rossi, però, fanno pensare al sangue. Diamo un messaggio diverso”

“Margot ricorda le margherite. Facciamo delle margherite”.

“Sì, margherite va bene. Ma cosa?”

“Potremmo fare dei porta biglietti da visita, da dare alle donne con dentro i numeri dell’emergenza e quelli di Margot”

“Sì, li posso comprare dai cinesi e far rivestire all’uncinetto”

“Ma costano.. senti, facciamo così, facciamo che ciascuno porta una margherita in piena libertà”.

Funzionerà? Funzionerà?

Ora, a qualche mese dal quell’incontro, abbiamo il portabagagli dell’auto pieno di margherite e, soprattutto, il cuore pieno di emozioni.

Oggetti bellissimi nella fattura, fatti con perizia e con pazienza, ma carichi, soprattutto, di speranza, di solidarietà, anche di sofferenza, a volte rimarginata altre volte ancora viva.

Sono arrivate da tutta Italia le margherite per Margot, grazie alla disponibilità, all’affettuosa tenacia e alla disponibilità di Francesca Angelini, presidente dell’associazione Creattività, che ha organizzato e gestito tutta l’iniziativa. Ha girato, insieme ai suoi compagni di viaggio dell’associazione, in lungo e in largo la provincia, invitando le persone che le si avvicinavano ai mercatini artigianali, a regalare margherite, offrendo in cambio, un volantino di Margot e la disponibilità ad ascoltare.

Ha aperto una pagina facebook i cui post e messaggi sono arrivati fino in California, da dove Kurt ci ha spedito 15 dollari racchiusi in un biglietto con disegnate delle margherite. Il tam tam delle margherite per Margot ha attraversato i corridoio dell’ospedale Niguarda di Milano, reparto disturbi alimentari, è arrivato nelle case di chi ha vissuto l’inferno “ma adesso vado avanti e vorrei che così fosse per le altre” e di chi ha appena ricominciato a muovere passi fuori dal dolore. Ha portato la speranza di chi è capace di amare e la solidarietà di chi non è stato toccato dalla violenza ma ne capisce la gravità.

Francesca è stata energia pura, gli altri l’hanno capito e l’hanno seguita.

Ci siamo incontrate il 25 novembre in Comune, giornata internazionale contro la violenza alle donne, per il passaggio delle margherite. Eravamo felici, c’erano tanti autori e autrici delle margherite, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, la presidente della Regione Umbria Donatella Porzi, l’assessore al Volontariato Diego Dramane Waguè e quella al Bilancio, Cristina Bertinelli. C’era Zoe, una bimba di due anni con la nostra spilla sulla maglietta rosa, e Riccardo, un baby artista che ci ha fatto il regalo più bello, un disegno pieno di con-moltiplicazione di amore.

Proprio in quei minuti, a pochi chilometri da noi, ancora sangue, ancora violenza. Nella stessa ora in cui festeggiavamo il passaggio delle margherite, un’altra donna veniva uccisa dal marito. 

Ho telefonato a Francesca. La sera ci sarebbe stato la terza iniziativa della giornata, un incontro a teatro.

“Francesca, hai saputo? C’è stata un’altra morta, ammazzata dal marito, a Perugia. Proprio quando eravamo dal sindaco. Ora con che faccia vado a teatro a parlare di violenza?”

“Vai, vai. Racconta che tutti possono essere di vittime di violenza, nessuno escluso. Racconta però che se ne può uscire, che si può non caderci. Falli uscire da teatro con la speranza”.

Ci ho provato, non è stato facile. Anche questo c’è dentro le margherite di Margot.

Grazie a

I bambini, che abbiamo incontrato nelle mostre mercato di Creattività, che hanno accolto con entusiasmo  l’idea di dare un mano  e che, con altrettanto entusiasmo, si sono messi al lavoro con noi.

i nostri soci: Giovanna, Rita, Jolanta, Giuseppina, Beatrice, Veronica, Daniela, Alessandra, Tania, Simona, Valentina, Luca e Stefano

i gruppi di manualità che abbiamo incontrato direttamente , ma anche virtualemente, e che hanno coinvolto i loro aderenti.  ecco che Magliuomini, Biblioknitcaffè , Sul filo dell’arte, si sono mesi al lavoro e ci hanno fatto pervenire le loro opere.

Anna e la sua mamma, SIlvia, Chiara, incontrate sul web

Simone da Verona

Franca e le sue ragazze dell’ospedale Niguarda reparto nutrizione e DCA

Maria Josè ed Elisabetta dell’Associazione il Pellicano(Perugia)

le persone che abbiamo incontrato nei nostri salotti itineranti tra piazze, bar e foyer del teatro Morlacchi: Luciana, Maria Chiara, Martina, Lucia, Maria, Catia, Simonetta e Marisa.

Eleonora che ha imparato a lavorare con l’uncinetto proprio per fare margherite

Patrizia e Alessandra da Trieste

 Kurt che ha fatto arrivare il suo aiuto dall’America

Radiophonica che ci ha dato la possibilità viaggiare su youtube

le ragazze della 3 A2 e una collaboratrice dell’istituto Pascal,

alle amiche di Assisi e a tutti quello che stanno ancora inviandoci margherite…

Le troverete al mercatino delle associazioni in piazza Italia a Perugia il 5-6-7-8- dicembre 2015, il 12-13 e il 19-20

Il ricavato andrà all’associazione Libertas Margot.